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Vangelo Secondo Marco 12:19-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

19. «Maestro, *Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello.

20. C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morí e non lasciò figli.

21. Il secondo la prese e morí senza lasciare discendenti. Cosí il terzo.

22. I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morí anche la donna.

23. Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di quale dei sette sarà ella moglie? Perché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».

24. Gesú disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?

25. Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo.

26. Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del «pruno», come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio d'*Abraamo, il Dio d'*Isacco e il Dio di *Giacobbe”?

27. Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto».

28. Uno degli *scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il piú importante di tutti i comandamenti?»

29. Gesú rispose: «Il primo è: “Ascolta, *Israele: il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore:

30. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua”.

31. Il secondo è questo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi».

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