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Vangelo Secondo Marco 12:13-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. Gli mandarono alcuni *farisei ed *erodiani per coglierlo in fallo con una domanda.

14. Essi andarono da lui e gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a *Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?»

15. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un *denaro, ché io lo veda».

16. Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare».

17. Allora Gesú disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui.

18. Poi vennero a lui dei *sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono:

19. «Maestro, *Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello.

20. C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morí e non lasciò figli.

21. Il secondo la prese e morí senza lasciare discendenti. Cosí il terzo.

22. I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morí anche la donna.

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