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Vangelo Secondo Luca 3:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo *Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo.

9. Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco».

10. E la folla lo interrogava, dicendo: «Allora, che dobbiamo fare?»

11. Egli rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

12. Vennero anche dei *pubblicani per essere battezzati e gli dissero: «Maestro, che dobbiamo fare?»

13. Ed egli rispose loro: «Non riscotete nulla di piú di quello che vi è ordinato».

14. Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Ed egli a loro: «Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunzie, e contentatevi della vostra paga».

15. Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo.

16. Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è piú forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

17. Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».

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