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Vangelo Secondo Luca 20:31-43 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

31. poi il terzo; e cosí, fino al settimo, morirono senza lasciar figli.

32. Infine morí anche la donna.

33. Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta per moglie».

34. Gesú disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati;

35. ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti, non prendono né danno moglie;

36. neanche possono piú morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.

37. Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del «pruno», quando chiama il Signore, Dio di *Abraamo, Dio di *Isacco e Dio di *Giacobbe.

38. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».

39. Alcuni scribi, rispondendo, dissero: «Maestro, hai detto bene».

40. E non osavano piú fargli alcuna domanda.

41. Ed egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è Figlio di *Davide?

42. Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: “Il Signore ha detto al mio Signore: `Siedi alla mia destra,

43. finché io abbia messo i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi´”.

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