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Vangelo Secondo Luca 20:23-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

23. Ma egli, accortosi del loro tranello, disse:

24. «Mostratemi un *denaro; di chi porta l'effigie e l'iscrizione?» Ed essi dissero: «Di Cesare».

25. Ed egli a loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio».

26. Essi non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo; e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

27. Poi si avvicinarono alcuni *sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogarono, dicendo:

28. «Maestro, *Mosè ci ha prescritto: “Se il fratello di uno muore, avendo moglie ma senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello”.

29. C'erano dunque sette fratelli. Il primo prese moglie, e morí senza figli.

30. Il secondo pure la sposò;

31. poi il terzo; e cosí, fino al settimo, morirono senza lasciar figli.

32. Infine morí anche la donna.

33. Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie quella donna? Perché tutti e sette l'hanno avuta per moglie».

34. Gesú disse loro: «I figli di questo mondo sposano e sono sposati;

35. ma quelli che saranno ritenuti degni di aver parte al mondo avvenire e alla risurrezione dai morti, non prendono né danno moglie;

36. neanche possono piú morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.

37. Che poi i morti risuscitino, lo dichiarò anche Mosè nel passo del «pruno», quando chiama il Signore, Dio di *Abraamo, Dio di *Isacco e Dio di *Giacobbe.

38. Ora, egli non è Dio di morti, ma di vivi; perché per lui tutti vivono».

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