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Vangelo Secondo Luca 20:20-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

20. Si misero a osservare Gesú e gli mandarono delle spie che fingessero di essere giusti per coglierlo in fallo su una sua parola e consegnarlo, cosí, all'autorità e al potere del governatore.

21. Costoro gli fecero una domanda: «Maestro, noi sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non hai riguardi personali, ma insegni la via di Dio secondo verità:

22. ci è lecito, o no, pagare il tributo a *Cesare?»

23. Ma egli, accortosi del loro tranello, disse:

24. «Mostratemi un *denaro; di chi porta l'effigie e l'iscrizione?» Ed essi dissero: «Di Cesare».

25. Ed egli a loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio».

26. Essi non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo; e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

27. Poi si avvicinarono alcuni *sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogarono, dicendo:

28. «Maestro, *Mosè ci ha prescritto: “Se il fratello di uno muore, avendo moglie ma senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello”.

29. C'erano dunque sette fratelli. Il primo prese moglie, e morí senza figli.

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