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Vangelo Secondo Giovanni 13:14-26 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

14. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

15. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.

16. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato.

17. Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

18. «Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelti; ma, perché sia adempiuta la Scrittura, “Colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno”.

19. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono.

20. In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato».

21. Dette queste cose, Gesú fu turbato nello spirito e, apertamente, cosí dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà».

22. I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo di chi parlasse.

23. Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesú, stava uno dei discepoli, quello che Gesú amava.

24. Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava.

25. Egli, chinatosi sul petto di Gesú, gli domandò: «Signore, chi è?»

26. Gesú rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

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