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Seconda Lettera ai Tessalonicesi 2:4-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel *tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio.

5. Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?

6. Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo.

7. Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.

8. E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesú distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta.

9. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi,

10. con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati.

11. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna;

12. affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

13. Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità.

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