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Seconda Lettera ai Corinzi 4:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Perciò, avendo noi tale ministero in virtú della misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d'animo;

2. al contrario, abbiamo rifiutato gli intrighi vergognosi e non ci comportiamo con astuzia né falsifichiamo la parola di Dio, ma rendendo pubblica la verità, raccomandiamo noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio.

3. Se il nostro *vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione,

4. per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.

5. Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesú quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesú;

6. perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesú Cristo.

7. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.

8. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati;

9. perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi;

10. portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesú, perché anche la vita di Gesú si manifesti nel nostro corpo;

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