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Seconda Lettera ai Corinzi 10:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Io, *Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono presente tra di voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito nei vostri confronti,

2. vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella fermezza con la quale intendo agire contro taluni che pensano che noi camminiamo secondo la carne.

3. In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne;

4. infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti

5. e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo;

6. e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

7. Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com'egli è di Cristo, cosí lo siamo anche noi.

8. Infatti se anche volessi vantarmi un po' piú dell'autorità, che il Signore ci ha data per la vostra edificazione e non per la vostra rovina, non avrei motivo di vergognarmi.

9. Dico questo perché non sembri che io cerchi d'intimidirvi con le mie lettere.

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