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Prima Lettera ai Tessalonicesi 5:2-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. perché voi stessi sapete molto bene che il *giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.

3. Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

4. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosí che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro;

5. perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.

6. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri;

7. poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte.

8. Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

9. Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesú Cristo,

10. il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

11. Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.

12. Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono,

13. e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.

14. Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

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