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Prima Lettera ai Tessalonicesi 3 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Perciò, non potendo piú resistere, preferimmo restar soli ad Atene;

2. e mandammo *Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del *vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,

3. affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati.

4. Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremmo dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete.

5. Perciò anch'io, non potendo piú resistere, mandai a informarmi della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse risultata vana.

6. Ma ora Timoteo è ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi.

7. Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni;

8. perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere.

9. Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio,

10. mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?

11. Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesú ci appianino la via per venire da voi;

12. e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,

13. per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santità davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesú verrà con tutti i suoi santi.