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Prima Lettera ai Corinzi 4:1-6 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Cosí, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.

2. Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.

3. A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso.

4. Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore.

5. Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

6. Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad *Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio esaltando l'uno a danno dell'altro.

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