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Prima Lettera ai Corinzi 14:7-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra?

8. E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?

9. Cosí anche voi, se con la lingua non proferite un discorso comprensibile, come si capirà quello che dite? Parlerete al vento.

10. Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato.

11. Se quindi non comprendo il significato del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me.

12. Cosí anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa.

13. Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare;

14. poiché, se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa.

15. Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l'intelligenza.

16. Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici?

17. Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non è edificato.

18. Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue piú di tutti voi;

19. ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

20. Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti.

21. È scritto nella legge: «Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue e per mezzo di labbra straniere; e neppure cosí mi ascolteranno», dice il Signore.

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