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Prima Lettera a Timoteo 1:3-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a *Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse

4. e di non occuparsi di favole e di *genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede.

5. Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.

6. Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso.

7. Vogliono essere *dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza.

8. Noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo;

9. sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi,

10. per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina,

11. secondo il *vangelo della gloria del beato Dio, che egli mi ha affidato.

12. Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesú, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me,

13. che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità;

14. e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l'amore che è in Cristo Gesú.

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