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Lettera di Giuda 1:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. *Giuda, servo di Gesú Cristo e fratello di *Giacomo, ai chiamati che sono amati in Dio Padre e custoditi da Gesú Cristo:

2. misericordia, pace e amore vi siano moltiplicati.

3. Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.

4. Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesú Cristo.

5. Ora voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese d'Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero.

6. Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora.

7. Allo stesso modo *Sodoma e *Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno.

8. Ciò nonostante, anche questi visionari contaminano la carne nello stesso modo, disprezzano l'autorità e parlano male delle dignità.

9. Invece, l'arcangelo *Michele, quando contendeva con il *diavolo disputando per il corpo di *Mosè, non osò pronunziare contro di lui un giudizio ingiurioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!»

10. Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione.

11. Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di *Caino, e per amor di lucro si sono gettati nei traviamenti di *Balaam, e sono periti per la ribellione di *Core.

12. Essi sono delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno, pascendo sé stessi; nuvole senza acqua, portate qua e là dai venti; alberi d'autunno senza frutti, due volte morti, sradicati;

13. onde furiose del mare, schiumanti la loro bruttura; stelle erranti, a cui è riservata l'oscurità delle tenebre in eterno.

14. Anche per costoro profetizzò *Enoc, settimo dopo *Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi

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