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Lettera di Giacomo 3:5-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Cosí anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!

6. Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'*iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla *geenna, dà fuoco al ciclo della vita.

7. Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana;

8. ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale.

9. Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio.

10. Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere cosí.

11. La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro?

12. Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.

13. Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza.

14. Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità.

15. Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica.

16. Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione.

17. La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.

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