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Lettera ai Galati 4:4-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,

5. per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.

6. E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «*Abbà, Padre».

7. Cosí tu non sei piú servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

8. In quel tempo, è vero, non avendo conoscenza di Dio, avete servito quelli che per natura non sono dèi;

9. ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo?

10. Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni!

11. Io temo di essermi affaticato invano per voi.

12. Siate come sono io, fratelli, ve ne prego, perché anch'io sono come voi.

13. Voi non mi faceste torto alcuno; anzi sapete bene che fu a motivo di una malattia che vi evangelizzai la prima volta;

14. e quella mia infermità, che era per voi una prova, voi non la disprezzaste né vi fece ribrezzo; al contrario mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesú stesso.

15. Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Poiché vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati.

16. Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità?

17. Costoro sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi vogliono staccarvi da noi affinché il vostro zelo si volga a loro.

18. Ora è una buona cosa essere in ogni tempo oggetto dello zelo altrui nel bene, e non solo quando sono presente tra di voi.

19. Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi,

20. oh, come vorrei essere ora presente tra di voi e cambiar tono perché sono perplesso a vostro riguardo!

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