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Lettera ai Galati 1:10-24 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

10. Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.

11. Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è opera d'uomo;

12. perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesú Cristo.

13. Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo;

14. e mi distinguevo nel giudaismo piú di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri.

15. Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque

16. di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo,

17. né salii a *Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a *Damasco.

18. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare *Cefa e stetti da lui quindici giorni;

19. e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo *Giacomo, il fratello del Signore.

20. Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

21. Poi andai nelle regioni della *Siria e della Cilicia;

22. ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di *Giudea, che sono in Cristo;

23. esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere».

24. E per causa mia glorificavano Dio.

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