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Lettera ai Filippesi 1:14-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

14. e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto piú ardire nell'annunciare senza paura la parola di Dio.

15. Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo.

16. Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del vangelo;

17. ma quelli annunziano Cristo con spirito di rivalità, non sinceramente, pensando di provocarmi qualche afflizione nelle mie catene.

18. Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunziato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora;

19. so infatti che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre suppliche e l'assistenza dello Spirito di Gesú Cristo,

20. secondo la mia viva attesa e la mia speranza di non aver da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte.

21. Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.

22. Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire.

23. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio;

24. ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è piú necessario per voi.

25. Ho questa ferma fiducia: che rimarrò e starò con tutti voi per il vostro progresso e per la vostra gioia nella fede,

26. affinché, a motivo del mio ritorno in mezzo a voi, abbondi il vostro vanto in Cristo Gesú.

27. Soltanto, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo, affinché, sia che io venga a vedervi sia che io resti lontano, senta dire di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede del vangelo,

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