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Lettera ai Efesini 3:2-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi;

3. come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui piú sopra vi ho scritto in poche parole;

4. leggendo, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo.

5. Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, cosí come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi *apostoli e *profeti di lui;

6. vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesú mediante il *vangelo,

7. di cui io sono diventato servitore secondo il dono della grazia di Dio a me concessa in virtú della sua potenza.

8. A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo

9. e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle piú remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose;

10. affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio,

11. secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesú;

12. nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

13. Vi chiedo quindi di non scoraggiarvi a motivo delle tribolazioni che io soffro per voi, poiché esse sono la vostra gloria.

14. Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre,

15. dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome,

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