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Lettera agli Ebrei 8:4-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. Ora, se fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure *sacerdote, poiché vi sono coloro che offrono i doni secondo la legge.

5. Essi celebrano un culto che è rappresentazione e ombra delle cose celesti, come Dio disse a *Mosè quando questi stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte».

6. Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore.

7. Perché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non vi sarebbe stato bisogno di sostituirlo con un secondo.

8. Infatti Dio, biasimando il popolo, dice: «Ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io concluderò con la casa d'*Israele e con la casa di *Giuda, un patto nuovo;

9. non come il patto che feci con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto; perché essi non hanno perseverato nel mio patto, e io, a mia volta, non mi sono curato di loro, dice il Signore.

10. Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.

11. Nessuno istruirà piú il proprio concittadino e nessuno il proprio fratello, dicendo: “Conosci il Signore!” Perché tutti mi conosceranno, dal piú piccolo al piú grande di loro.

12. Perché avrò misericordia delle loro *iniquità e non mi ricorderò piú dei loro peccati».

13. Dicendo: «Un nuovo patto», egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire.

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