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Lettera agli Ebrei 7:19-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

19. (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresí l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.

20. Questo non è avvenuto senza giuramento. Quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento,

21. ma egli lo è con giuramento, da parte di colui che gli ha detto: «Il Signore ha giurato e non si pentirà: “Tu sei sacerdote in eterno”»xx.

22. Ne consegue che Gesú è divenuto garante di un patto migliore del primo.

23. Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare;

24. egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette.

25. Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.

26. Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli;

27. il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso.

28. La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge, costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.

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