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Lettera agli Ebrei 7:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Questo *Melchisedec, re di Salem, era *sacerdote del Dio altissimo. Egli andò incontro ad *Abraamo, mentre questi ritornava dopo aver sconfitto dei re, e lo benedisse.

2. E Abraamo diede a lui la decima di ogni cosa. Egli è anzitutto, traducendo il suo nome, Re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire Re di pace.

3. È senza padre, senza madre, senza *genealogia, senza inizio di giorni né fin di vita, simile quindi al *Figlio di Dio. Questo Melchisedec rimane sacerdote in eterno.

4. Pertanto considerate quanto sia grande costui al quale Abraamo, il patriarca, diede la decima del bottino!

5. Ora, tra i figli di *Levi, quelli che ricevono il sacerdozio hanno per legge l'ordine di prelevare le decime dal popolo, cioè dai loro fratelli, benché questi siano discendenti di Abraamo.

6. Melchisedec, invece, che non è della loro stirpe, prese la decima da Abraamo e benedisse colui che aveva le promesse!

7. Ora, senza contraddizione, è l'inferiore che è benedetto dal superiore.

8. Inoltre, qui, quelli che riscuotono le decime sono uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive.

9. In un certo senso, nella persona d'Abraamo, Levi stesso, che riceve le decime, ha pagato la decima;

10. perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo.

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