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Lettera agli Ebrei 6:12-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. affinché non diventiate indolenti ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse.

13. Infatti, quando Dio fece la promessa ad *Abraamo, siccome non poteva giurare per qualcuno maggiore di lui, giurò per sé stesso,

14. dicendo: «Certo, ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente».

15. Cosí, avendo aspettato con pazienza, Abraamo vide realizzarsi la promessa.

16. Infatti gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro; e per essi il giuramento è la conferma che pone fine a ogni contestazione.

17. Cosí Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento;

18. affinché mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti.

19. Questa speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la *cortina,

20. dove Gesú è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di *Melchisedec.

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