Antico Testamento

Nuovo Testamento

Lettera agli Ebrei 5:3-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. ed è a motivo di questa che egli è obbligato a offrire dei sacrifici per i peccati, tanto per sé stesso quanto per il popolo.

4. Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di *Aaronne.

5. Cosí anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato».

6. Altrove egli dice anche: «Tu sei *sacerdote in eterno secondo l'ordine di *Melchisedec».

7. Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrí preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà.

8. Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrí;

9. e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna,

10. essendo da Dio proclamato sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedecxx.

Leggi il capitolo completo Lettera agli Ebrei 5