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Lettera agli Ebrei 4:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso.

2. Poiché a noi come a loro è stata annunziata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata.

3. Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: «Cosí giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”» E cosí disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla creazione del mondo.

4. Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto cosí: «Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»;

5. e di nuovo nel medesimo passo: «Non entreranno nel mio riposo!»

6. Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunziata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza,

7. Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di *Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»

8. Infatti, se *Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d'un altro giorno.

9. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio;

10. infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue.

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