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Lettera agli Ebrei 12:16-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. che nessuno sia fornicatore, o profano, come *Esaú che per una sola pietanza vendette la sua *primogenitura.

17. Infatti sapete che anche piú tardi, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu ravvedimento.

18. Voi non vi siete avvicinati al monte che si poteva toccar con mano, e che era avvolto nel fuoco, né all'oscurità, né alle tenebre, né alla tempesta,

19. né allo squillo di tromba, né al suono di parole, tale che quanti l'udirono supplicarono che piú non fosse loro rivolta altra parola;

20. perché non potevano sopportare quest'ordine: «Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata».

21. Tanto spaventevole era lo spettacolo, che *Mosè disse: «Sono spaventato e tremo».

22. Voi vi siete invece avvicinati al monte *Sion, alla città del Dio vivente, la *Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche,

23. all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti,

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