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Lettera agli Ebrei 10:16-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge:

17. «Non mi ricorderò piú dei loro peccati e delle loro *iniquità».

18. Ora, dove c'è perdono di queste cose, non c'è piú bisogno di offerta per il peccato.

19. Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesú,

20. per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la *cortina, vale a dire la sua carne,

21. e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio,

22. avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

23. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

24. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere,

25. non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto piú che vedete avvicinarsi il giorno.

26. Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane piú alcun sacrificio per i peccati;

27. ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che divorerà i ribelli.

28. Chi trasgredisce la legge di *Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni.

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