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Atti degli Apostoli 7:13-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. La seconda volta, Giuseppe fu riconosciuto dai suoi fratelli, e cosí il faraone venne a sapere di che stirpe fosse Giuseppe.

14. Poi Giuseppe mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, composta di settantacinque persone.

15. Giacobbe discese in Egitto, dove morirono lui e i nostri padri;

16. poi furono trasportati a Sichem, e deposti nel sepolcro che Abraamo aveva comprato con una somma di denaro dai figli di Emmor in Sichem.

17. Mentre si avvicinava il tempo del compimento della promessa fatta da Dio ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto,

18. finché sorse sull'Egitto un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe.

19. Costui, procedendo con astuzia contro il nostro popolo, maltrattò i nostri padri, fino a costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non fossero lasciati in vita.

20. «In quel tempo nacque *Mosè, che era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre;

21. e, quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come figlio.

22. Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere.

23. Ma quando raggiunse l'età di quarant'anni, gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli di *Israele.

24. Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l'oppresso, colpendo a morte l'Egiziano.

25. Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero.

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