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Atti degli Apostoli 5:31-41 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

31. e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati.

32. Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

33. Ma essi, udendo queste cose fremevano d'ira, e si proponevano di ucciderli.

34. Ma un *fariseo, di nome Gamaliele, *dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati.

35. Poi disse loro: «Uomini d'Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini.

36. Poiché, prima d'ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla.

37. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch'egli perí, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi.

38. E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest'opera è dagli uomini, sarà distrutta;

39. ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».

40. Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesú e li lasciarono andare.

41. Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesú.

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