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Atti degli Apostoli 5:27-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

27. Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò,

28. dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo».

29. Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.

30. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú che voi uccideste appendendolo al legno

31. e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati.

32. Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

33. Ma essi, udendo queste cose fremevano d'ira, e si proponevano di ucciderli.

34. Ma un *fariseo, di nome Gamaliele, *dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati.

35. Poi disse loro: «Uomini d'Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini.

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