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Atti degli Apostoli 27:9-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

9. Intanto era trascorso molto tempo, e la navigazione si era fatta pericolosa, poiché anche il giorno del digiuno era passato. Paolo allora li ammoní dicendo:

10. «Uomini, vedo che la navigazione si farà pericolosa con grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone».

11. Il centurione però aveva piú fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo.

12. E, sic- come quel porto non era adatto a svernare, la maggioranza fu del parere di partire di là per cercare di arrivare a Fenice, un porto di Creta esposto a sud-ovest e a nord-ovest, e di passarvi l'inverno.

13. Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le àncore e si misero a costeggiare l'isola di Creta piú da vicino.

14. Ma poco dopo, si scatenò giú dall'isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone;

15. la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva.

16. Passati rapidamente sotto un'isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo impadronirci della scialuppa.

17. Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti, calarono l'àncora galleggiante, e si andava cosí alla deriva.

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