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Atti degli Apostoli 26:12-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a *Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti,

13. a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, piú splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio.

14. Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”.

15. Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose: “Io sono Gesú, che tu perseguiti.

16. Ma àlzati, e sta in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora,

17. liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando

18. per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati”.

19. Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla visione celeste;

20. ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della *Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento.

21. Per questo i Giudei, dopo avermi preso nel *tempio, tentavano di uccidermi.

22. Ma per l'aiuto che vien da Dio, sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dir nulla al di fuori di quello che i *profeti e *Mosè hanno detto che doveva avvenire, cioè:

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