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Atti degli Apostoli 24:21-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

21. a meno che si tratti di questa sola parola che gridai, quando comparvi davanti a loro: “È a motivo della risurrezione dei morti, che io sono oggi giudicato da voi”».

22. Allora Felice, che era assai bene informato su questa Via, li rinviò, dicendo: «Quando sarà giunto il tribuno Lisia, esaminerò il caso vostro».

23. E ordinò al *centurione che Paolo fosse custodito, permettendogli però una certa libertà, e senza vietare ad alcuno dei suoi di rendergli dei servizi.

24. Dopo alcuni giorni Felice, venuto con sua moglie Drusilla, che era ebrea, mandò a chiamare Paolo, e lo ascoltò circa la fede in Cristo Gesú.

25. Siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e replicò: «Per ora va'; e quando ne avrò l'opportunità, ti manderò a chiamare».

26. Egli sperava, allo stesso tempo, che Paolo gli avrebbe dato del denaro: per questo lo mandava spesso a chiamare e conversava con lui.

27. Trascorsi due anni, Felice ebbe per successore Porcio *Festo; e Felice, volendo guadagnare il favore dei Giudei, lasciò Paolo in prigione.

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