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Atti degli Apostoli 24:15-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.

16. Per questo anch'io mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini.

17. Dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia nazione e a presentare delle offerte.

18. Mentre io stavo facendo questo, mi hanno trovato purificato nel tempio, senza assembramento e senza tumulto;

19. e vi erano alcuni Giudei dell'*Asia; questi avrebbero dovuto comparire davanti a te ed accusarmi, se avevano qualcosa contro di me.

20. Oppure dicano costoro quale misfatto hanno trovato in me, quando mi presentai davanti al *sinedrio;

21. a meno che si tratti di questa sola parola che gridai, quando comparvi davanti a loro: “È a motivo della risurrezione dei morti, che io sono oggi giudicato da voi”».

22. Allora Felice, che era assai bene informato su questa Via, li rinviò, dicendo: «Quando sarà giunto il tribuno Lisia, esaminerò il caso vostro».

23. E ordinò al *centurione che Paolo fosse custodito, permettendogli però una certa libertà, e senza vietare ad alcuno dei suoi di rendergli dei servizi.

24. Dopo alcuni giorni Felice, venuto con sua moglie Drusilla, che era ebrea, mandò a chiamare Paolo, e lo ascoltò circa la fede in Cristo Gesú.

25. Siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e replicò: «Per ora va'; e quando ne avrò l'opportunità, ti manderò a chiamare».

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