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Atti degli Apostoli 22:2-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. Quand'ebbero udito che egli parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor piú silenzio. Poi disse:

3. «Io sono un giudeo, nato a *Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi;

4. perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,

5. come me ne sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il collegio degli *anziani; avute da loro delle lettere per i fratelli, mi recavo a *Damasco per condurre legati a *Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.

6. Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo mi sfolgorò intorno una gran luce.

7. Caddi a terra e udii una voce che mi disse: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”

8. Io risposi: “Chi sei, Signore?” Ed egli mi disse: “Io sono Gesú il Nazareno, che tu perseguiti”.

9. Coloro che erano con me videro sí la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava.

10. Allora dissi: “Signore, che devo fare?” E il Signore mi disse: “Àlzati, va' a Damasco, e là ti saranno dette tutte le cose che ti è ordinato di fare”.

11. E siccome non ci vedevo piú a causa del fulgore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e, cosí, giunsi a Damasco.

12. Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano là rendevano buona testimonianza,

13. venne da me, e, accostatosi, mi disse: “Fratello Saulo, ricupera la vista”. E in quell'istante riebbi la vista e lo guardai.

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