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Atti degli Apostoli 22:19-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

19. E io dissi: “Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle *sinagoghe quelli che credevano in te;

20. quando si versava il sangue di *Stefano, tuo testimone, anch'io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano”.

21. Ma egli mi disse: “Va' perché io ti manderò lontano, tra i popoli”».

22. Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli via dal mondo un uomo simile; perché non è degno di vivere».

23. Com'essi gridavano e gettavano via i loro vestiti e lanciavano polvere in aria,

24. il *tribuno comandò che *Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero cosí contro di lui.

25. Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al *centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?»

26. Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest'uomo è romano!»

27. Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sí».

28. Il tribuno replicò: «Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro». E Paolo disse: «Io, invece, l'ho di nascita».

29. Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio, si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perché l'aveva fatto legare.

30. Il giorno seguente, volendo sapere con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, gli tolse le catene e ordinò ai capi dei *sacerdoti e a tutto il *sinedrio di radunarsi; e, condotto giú Paolo, lo fece comparire davanti a loro.

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