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Atti degli Apostoli 2:29-37 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

29. Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morí e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d'oggi tra di noi.

30. Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti,

31. previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione.

32. Questo Gesú, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni.

33. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.

34. Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra,

35. finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi”».

36. Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesú che voi avete crocifisso».

37. Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri *apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»

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