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Atti degli Apostoli 16:20-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

20. e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città,

21. e predicano riti che a noi Romani non è lecito accettare né praticare».

22. La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe.

23. E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente.

24. Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte piú interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi.

25. Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano.

26. A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono.

27. Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.

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