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Atti degli Apostoli 15:26-36 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

26. i quali hanno messo a repentaglio la propria vita per il nome del Signore nostro Gesú Cristo.

27. Vi abbiamo dunque inviato Giuda e Sila; anch'essi vi riferiranno a voce le medesime cose.

28. Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose, che sono necessarie:

29. di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani».

30. Essi dunque presero commiato e scesero ad Antiochia, dove, radunata la moltitudine dei credenti, consegnarono la lettera.

31. Quando i fratelli l'ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro.

32. Giuda e Sila, anch'essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono.

33. Dopo essersi trattenuti là diverso tempo, i fratelli li lasciarono ritornare in pace a coloro che li avevano inviati.

34. [Ma parve bene a Sila di rimanere qui.]

35. Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e portando, insieme a molti altri, il lieto messaggio della Parola del Signore.

36. Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunziato la Parola del Signore, per vedere come stanno».

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