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Secondo Libro di Samuele 1:1-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Dopo la morte di *Saul, *Davide, tornato dalla vittoria sugli *Amalechiti, si fermò due giorni a Siclag.

2. Il terzo giorno arrivò dall'accampamento di Saul un uomo con le vesti stracciate e con il capo cosparso di polvere. Giunto in presenza di Davide, si gettò a terra e gli si prostrò davanti.

3. Davide gli chiese: «Da dove vieni?» L'altro gli rispose: «Sono fuggito dall'accampamento d'*Israele».

4. Davide gli disse: «Che cosa è successo? Dimmelo, ti prego». Egli rispose: «Il popolo è fuggito dal campo di battaglia e molti uomini sono caduti morti; e anche Saul e *Gionatan, suo figlio, sono morti».

5. Davide domandò al giovane che gli raccontava queste cose: «Come sai tu che Saul e Gionatan, suo figlio, sono morti?»

6. Il giovane che gli raccontava queste cose, disse: «Mi trovavo per caso sul monte Ghilboa e vidi Saul che si appoggiava sulla sua lancia e i carri e i cavalieri stavano per raggiungerlo.

7. Egli si voltò indietro, mi vide e mi chiamò. Io risposi: “Eccomi”.

8. Egli mi chiese: “Chi sei?” Gli risposi: “Sono un Amalechita”.

9. Egli mi disse: “Avvicínati a me e finiscimi, perché sono preso da vertigine, anche se sono ancora vivo”.

10. Io dunque mi avvicinai e lo uccisi, perché sapevo che, una volta caduto, non avrebbe potuto vivere. Poi presi il diadema che egli aveva in capo, il braccialetto che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore».

11. Allora Davide prese le sue vesti e le stracciò, lo stesso fecero tutti gli uomini che erano con lui.

12. Fecero cordoglio e piansero e digiunarono fino a sera, a motivo di Saul, di Gionatan, suo figlio, del popolo del Signore e della casa d'Israele, perché erano caduti in battaglia.

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