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Secondo Libro delle Cronache 25:5-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Poi Amasia radunò quelli di *Giuda, e li distribuí secondo le loro case patriarcali sotto i capi di migliaia e sotto i capi di centinaia, per tutto Giuda e *Beniamino; ne fece il censimento dall'età di vent'anni in su, e trovò trecentomila uomini scelti, abili alla guerra e capaci di maneggiare la lancia e lo scudo.

6. Assoldò anche centomila uomini d'*Israele, forti e valorosi, per cento *talenti d'argento.

7. Ma un uomo di Dio venne da lui, e gli disse: «O re, l'esercito d'Israele non vada con te, poiché il Signore non è con Israele, con tutti questi figli d'*Efraim!

8. Ma, se vuoi andare, compòrtati pure valorosamente nella battaglia, ma Dio ti abbatterà davanti al nemico; perché Dio ha il potere di soccorrere e di abbattere».

9. Amasia disse all'uomo di Dio: «E che fare di quei cento talenti che ho dati all'esercito d'Israele?» L'uomo di Dio rispose: «Il Signore è in grado di darti molto di piú di questo».

10. Allora Amasia separò l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinché se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne tornò a casa, accesa d'ira.

11. Amasia, preso coraggio, si mise alla testa del suo popolo, andò nella valle del Sale, e sconfisse diecimila uomini dei figli di *Seir;

12. e i figli di Giuda ne catturarono vivi altri diecimila; li condussero in cima alla Ròcca, e li precipitarono giú dall'alto della Ròcca, in modo che tutti rimasero sfracellati.

13. Ma gli uomini dell'esercito che Amasia aveva licenziati, perché non andassero con lui alla guerra, piombarono sulle città di Giuda, da *Samaria fino a Bet-Oron; ne uccisero tremila abitanti e portarono via molto bottino.

14. Amasia, ritornato dalla sconfitta degli *Idumei, si fece portare gli dèi dei figli di Seir, li stabilí come suoi dèi, si prostrò davanti a loro, e bruciò dei profumi in loro onore.

15. Perciò il Signore si accese d'ira contro Amasia, e gli mandò un *profeta per dirgli: «Perché hai cercato gli dèi di questo popolo, che non hanno liberato il popolo loro dalla tua mano?»

16. Mentre egli parlava al re, questi gli disse: «Ti abbiamo forse fatto consigliere del re? Smettila! Perché vorresti essere ucciso?» Allora il profeta se ne andò, dicendo: «Io so che Dio ha deciso di distruggerti, perché hai fatto questo, e non hai dato ascolto al mio consiglio».

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