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Secondo Libro delle Cronache 18:23-32 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

23. Allora Sedechia, figlio di Chenaana, si accostò, diede uno schiaffo a Micaia, e disse: «Per dove è passato lo Spirito del Signore quand'è uscito da me per parlare a te?»

24. Micaia rispose: «Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!»

25. Il re d'Israele disse: «Prendete Micaia, portatelo da Amon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re,

26. e dite loro: “Cosí dice il re: Rinchiudete costui in prigione, nutritelo di pane d'afflizione e d'acqua d'afflizione finché io torni sano e salvo”».

27. Micaia disse: «Se tu torni sano e salvo, non è stato il Signore che ha parlato per bocca mia». E aggiunse: «Udite questo, popoli tutti!»

28. Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, marciarono dunque contro Ramot di Galaad.

29. Il re d'Israele disse a Giosafat: «Io mi travestirò per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti regali». Il re d'Israele si travestí, e andarono in battaglia.

30. Il re di Siria aveva dato quest'ordine ai capitani dei suoi carri: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma soltanto contro il re d'Israele».

31. Quando i capitani dei carri scorsero Giosafat, dissero: «Quello è il re d'Israele»; e si diressero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat mandò un grido, e il Signore lo soccorse; e Dio li attirò lontano da lui.

32. Quando i capitani dei carri si accorsero che egli non era il re d'Israele, cessarono di assalirlo.

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