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Secondo Libro delle Cronache 12:7-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Quando il Signore vide che si erano umiliati, la parola del Signore fu cosí rivolta a Semaia: «Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma concederò loro fra poco un mezzo di scampo, e la mia ira non si rovescerà su Gerusalemme per mezzo di Sisac.

8. Tuttavia gli saranno soggetti, e impareranno la differenza che c'è tra il servire me e il servire i regni degli altri paesi».

9. Sisac, re d'Egitto, salí dunque contro Gerusalemme, e portò via i tesori della casa del Signore e i tesori del palazzo del re; portò via ogni cosa; prese pure gli scudi d'oro che *Salomone aveva fatti.

10. Il re Roboamo li sostituí con degli scudi di bronzo, e li affidò ai capitani della guardia che custodiva la porta del palazzo del re.

11. Ogni volta che il re entrava nella casa del Signore, quelli della guardia venivano, e li portavano; poi li riportavano nella sala della guardia.

12. Cosí, perché egli si era umiliato, il Signore allontanò da lui la sua ira, e non volle distruggerlo del tutto. Inoltre c'erano ancora delle cose buone in Giuda.

13. Il re Roboamo dunque si consolidò a Gerusalemme, e continuò a regnare. Aveva quarantun anni quando cominciò a regnare, e regnò diciassette anni a Gerusalemme, la città che il Signore si era scelta fra tutte le tribú d'Israele, per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naama, l'*Ammonita.

14. Ed egli fece il male, perché non applicò il suo cuore alla ricerca del Signore.

15. Le azioni di Roboamo, le prime e le ultime, sono scritte nelle storie del profeta Semaia e d'Iddo, il *veggente, nei registri *genealogici. Vi fu guerra continua fra Roboamo e *Geroboamo.

16. Poi Roboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella *città di *Davide. E Abiia, suo figlio, regnò al suo posto.

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