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Secondo Libro delle Cronache 12:2-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. Il quinto anno del regno di Roboamo, Sisac, re d'Egitto, salí contro *Gerusalemme, perch'essi erano stati infedeli al Signore.

3. Egli aveva milleduecento carri e sessantamila cavalieri; con lui venne dall'Egitto un popolo innumerevole di Libi, di Succhei e di Etiopi.

4. S'impadroní delle città fortificate che appartenevano a *Giuda, e giunse fino a Gerusalemme.

5. Il *profeta Semaia si recò da Roboamo e dai capi di Giuda, che si erano raccolti a Gerusalemme all'avvicinarsi di Sisac, e disse loro: «Cosí dice il Signore: “Voi avete abbandonato me, quindi anch'io ho abbandonato voi nelle mani di Sisac”».

6. Allora i príncipi d'Israele e il re si umiliarono, e dissero: «Il Signore è giusto».

7. Quando il Signore vide che si erano umiliati, la parola del Signore fu cosí rivolta a Semaia: «Essi si sono umiliati; io non li distruggerò, ma concederò loro fra poco un mezzo di scampo, e la mia ira non si rovescerà su Gerusalemme per mezzo di Sisac.

8. Tuttavia gli saranno soggetti, e impareranno la differenza che c'è tra il servire me e il servire i regni degli altri paesi».

9. Sisac, re d'Egitto, salí dunque contro Gerusalemme, e portò via i tesori della casa del Signore e i tesori del palazzo del re; portò via ogni cosa; prese pure gli scudi d'oro che *Salomone aveva fatti.

10. Il re Roboamo li sostituí con degli scudi di bronzo, e li affidò ai capitani della guardia che custodiva la porta del palazzo del re.

11. Ogni volta che il re entrava nella casa del Signore, quelli della guardia venivano, e li portavano; poi li riportavano nella sala della guardia.

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