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Secondo Libro dei Re 12:5-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. i sacerdoti lo ricevano, ognuno dalle mani dei suoi conoscenti, e se ne servano per fare i restauri alla casa, dovunque si troverà qualcosa da restaurare».

6. Ma fino al ventitreesimo anno del re Ioas i sacerdoti non avevano ancora eseguito i restauri alla casa.

7. Allora il re Ioas chiamò il sacerdote Ieoiada e gli altri sacerdoti, e disse loro: «Perché non restaurate quel che c'è da restaurare nella casa? Da ora in poi dunque non ricevete piú denaro dalle mani dei vostri conoscenti, ma lasciatelo per i restauri della casa».

8. I sacerdoti acconsentirono a non ricevere piú denaro dalle mani del popolo, e a non aver piú l'incarico dei restauri della casa.

9. Il sacerdote Ieoiada prese una cassa, le fece un buco nel coperchio, e la collocò presso l'altare, a destra, entrando nella casa del Signore; e i sacerdoti che custodivano la soglia vi mettevano tutto il denaro che era portato alla casa del Signore.

10. Quando vedevano che c'era molto denaro nella cassa, il segretario del re e il *sommo sacerdote salivano a chiudere in sacchetti e contare il denaro che si trovava nella casa del Signore.

11. Poi consegnavano il denaro cosí pesato nelle mani dei funzionari preposti ai lavori della casa del Signore, i quali pagavano i falegnami e i costruttori che lavoravano alla casa del Signore,

12. i muratori e gli scalpellini; compravano il legname e le pietre da tagliare per restaurare la casa del Signore, e provvedevano a tutte le spese relative ai restauri della casa.

13. Ma con il denaro portato alla casa del Signore non si fecero, per la casa del Signore, né coppe d'argento, né smoccolatoi, né bacinelle, né trombe, né alcun altro utensile d'oro o d'argento;

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