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Salmi 22:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Al direttore del coro. Su «Cerva dell'aurora». Salmo di *Davide.Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

2. Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte, senza interruzione.

3. Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d'*Israele.

4. I nostri padri confidarono in te; confidarono e tu li liberasti.

5. Gridarono a te, e furon salvati; confidarono in te, e non furono delusi.

6. Ma io sono un verme e non un uomo, l'infamia degli uomini, e il disprezzato dal popolo.

7. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:

8. «Egli si affida al Signore; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»

9. Sí, tu m'hai tratto dal grembo materno; m'hai fatto riposar fiducioso sulle mammelle di mia madre.

10. A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.

11. Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina, e non c'è alcuno che m'aiuti.

12. Grossi tori mi hanno circondato; potenti tori di *Basan m'hanno attorniato;

13. aprono la loro gola contro di me, come un leone rapace e ruggente.

14. Io sono come acqua che si sparge, e tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come la cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere.

15. Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta, e la lingua mi si attacca al palato; tu m'hai posto nella polvere della morte.

16. Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi.

17. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano:

18. spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.

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