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Proverbi 30:1-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Parole di Agur, figlio di Iaché. Massime pronunziate da quest'uomo per Itiel, per Itiel e Ucal.

2. «Certo, io sono piú ignorante di ogni altro, e non ho l'intelligenza di un uomo.

3. Non ho imparato la saggezza, e non ho la conoscenza del Santo.

4. Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio? Lo sai tu?

5. Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui.

6. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo.

7. Io ti ho chiesto due cose; non me le rifiutare, prima che io muoia;

8. allontana da me vanità e parola bugiarda; non darmi né povertà né ricchezze, cibami del pane che mi è necessario,

9. perché io, una volta sazio, non ti rinneghi e dica: “Chi è il Signore?” oppure, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.

10. Non calunniare il servo presso il suo padrone, perché egli non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena.

11. C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre.

12. C'è una razza di gente che si crede pura, e non è lavata della sua sozzura.

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