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Primo Libro di Samuele 15:12-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. Poi si alzò la mattina di buon'ora e andò a incontrare Saul; ma vennero a dire a Samuele: «Saul è andato a *Carmel, e là si è fatto un monumento; poi se n'è ritornato e, passando da un'altra parte, è sceso a *Ghilgal».

13. Samuele andò da Saul; e Saul gli disse: «Il Signore ti benedica! Ho eseguito l'ordine del Signore».

14. Samuele disse: «Che cos'è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggire di buoi che sento?»

15. Saul rispose: «Sono bestie condotte dal paese degli Amalechiti; perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici al Signore, al tuo Dio; il resto, però, l'abbiamo votato allo sterminio».

16. Allora Samuele disse a Saul: «Basta! Io ti annunzierò quel che il Signore mi ha detto stanotte». Saul gli disse: «Parla».

17. Samuele disse: «Non è forse vero che quando ti consideravi piccolo sei diventato capo delle tribú d'Israele, e il Signore ti ha unto re d'Israele?

18. Il Signore ti aveva affidato una missione, dicendo: “Va', vota allo sterminio quei peccatori degli Amalechiti, e fa' loro guerra finché siano sterminati”.

19. Perché dunque non hai ubbidito alla voce del Signore? Perché ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi del Signore?»

20. Saul disse a Samuele: «Ma io ho ubbidito alla voce del Signore, ho compiuto la missione che il Signore mi aveva affidata, ho condotto qui Agag, re di Amalec, e ho votato allo sterminio gli Amalechiti;

21. ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e dei buoi come primizie di ciò che doveva essere sterminato, per farne dei sacrifici al Signore, al tuo Dio, a Ghilgal».

22. Samuele disse: «Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale piú che il grasso dei montoni;

23. infatti la ribellione è come il peccato della *divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del Signore, anch'egli ti rigetta come re».

24. Allora Saul disse a Samuele: «Ho peccato, perché ho *trasgredito il comandamento del Signore e le tue parole, perché ho temuto il popolo, e ho dato ascolto alla sua voce.

25. Ti prego dunque, perdona il mio peccato, ritorna con me e mi prostrerò davanti al Signore».

26. Ma Samuele disse a Saul: «Non ritornerò con te, poiché hai rigettato la parola del Signore e il Signore ha rigettato te perché tu non regni piú sopra Israele».

27. Come Samuele si voltava per andarsene, Saul lo prese per il lembo del mantello, che si strappò.

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